Ill.mo Presidente della Repubblica Napolitano,

le chiedo umilmente scusa se torno a scriverle ancora una volta dopo l’altro giorno, sul Governo Prodi, ma lo faccio per l’importanza che una corretta interpretazione ha per le sorti del Paese, ma anche del mondo.

Nella legislatura precedente all’attuale, bastò una goccia a far traboccare il vaso e far pendere la Bilancia delle sorti del mondo dalla parte della Guerra in Irak:

Se l’Italia è per la PACE, il mondo non si schiererà per la Guerra!

Tornando ai Problemi interni, in un sondaggio di ieri sul Sole 24 ore, il53% era a favore del Governo, il 47% contrario, per essendo gli elettori di quel giornale non di sinistra.

Ieri il Governo è stato battuto, ma bastavano 3 voti a favore (Turigliatto, Dini, ed un altro per capovolgere le sorti), quindi non c’è stato un grande spostamento, così come qualcuno vuol far credere, e forse tanti sono stati inibiti dal timore di reazioni violente, come contro il povero mastelliano che ha dichiarato il suo appoggio.

Visto che Turigliatto, Dini ed alcuni altri hanno cambiato schieramento nonostante non ci sia stata una politica contraria al Programma Elettorale " Per il Bene dell’ITALIA", perché non si sono dimessi: Non è forse il mandato degli elettori vincolante? (e pensare che qualcuno diceva che Prodi comprava i voti)

Presidente, la prossima legge elettorale dovrebbe imporre le dimissioni immediate di chi vota contro il Programma dello schieramento in cui si è eletti, ed il Governo deve Governare per 5 anni come in Inghilterra ed America, e di dovrebbe sciogliere una sola Camera in caso di dissenso con il Premier.

Allora Presidente, perché non valuta serenamente di sciogliere il Senato, visto il risultato dei soli 3 Voti, mentre alla Camera la differenza è di 50 voti a Favore?

Così si imporrebbe al Parlamento di legiferare, anche con giuste mediazioni fra le parti, ed al Governo di Governare.

Una ultima cosa, Sig. Presidente, ci si dimentica di cosa significa avere l’Euro, e non ci si ricorda che la lira valeva nel 1900 come 1 dollaro, mentre nel 1999 un Dollaro valeva 1927,36 lire, un impoverimento tremendo dell’Italia. Oggi invece rischiamo a contenere la crisi petrolifera, mentre negli anni ’70 l’inflazione viaggiava al 25-27%, con salari e pensioni che si dimezzavano in 4 anni ( altro che crisi dei mutui attuali, era tragedia), mentre oggi le pensioni e gli stipendi conservano il loro valore, pur nell’aumento dei prezzi dovuti alla globalizzazione ed al mancato controllo internazionale.

La ringrazio Presidente, che Ella scelga serenamente per il Bene dell’Italia e del Mondo.

Per. Ind. Giacomo Dalessandro